giovedì 12 novembre 2015

Indignatamente #senzaprovince

Amo il mio lavoro, profondamente.
Sono perfettamente consapevole del ruolo della Pubblica Amministrazione, delle finalità del “mio” Ente prima della Legge Delrio e (purtroppo) di quello attuale.
Ho scelto di restare in quella che ritengo “la mia casa lavorativa” che rispetto profondamente.
Per questo motivo mi indigno oltremodo davanti a quei gesti, fatti, azioni eseguiti da pubblici dipendenti che delegittimano la PA e tutto il sistema.
Non posso fare a meno di vergognarmi per loro e di dichiarare il forte disprezzo che provo.
Vili e goffi ometti. Incapaci. Servi.

Basta coi consigli degli “amici”
i deterrenti avvisi dei mafiosi
i favori interessati
e gli scambi delle cortesie.
Basta coi Ponzi Pilati
che a vicenda si lavano le mani
per uscirne più puliti che si possa
mentre scavano la fossa
dove insabbiar le prove
e i testimoni
prima dell’inutile irruzione
della polizia
prima che il diluvio ci travolga
tutti, e ci porti via
Marco Onofrio, Emporium. Poemetto di civile indignazione, Roma, EdiLet, 2008

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