Amo il mio lavoro,
profondamente.
Sono perfettamente
consapevole del ruolo della Pubblica Amministrazione, delle finalità
del “mio” Ente prima della Legge Delrio e (purtroppo) di quello attuale.
Ho scelto di restare in
quella che ritengo “la mia casa lavorativa” che rispetto
profondamente.
Per questo motivo mi
indigno oltremodo davanti a quei gesti, fatti, azioni eseguiti da
pubblici dipendenti che delegittimano la PA e tutto il sistema.
Non posso fare a meno
di vergognarmi per loro e di dichiarare il forte disprezzo che provo.
Vili e goffi ometti.
Incapaci. Servi.
Basta coi consigli
degli “amici”
i deterrenti avvisi
dei mafiosi
i favori
interessati
e gli scambi delle
cortesie.
Basta coi Ponzi
Pilati
che a vicenda si
lavano le mani
per uscirne più
puliti che si possa
mentre scavano la
fossa
dove insabbiar le
prove
e i testimoni
prima dell’inutile
irruzione
della polizia
prima che il
diluvio ci travolga
tutti, e ci porti
via
Marco Onofrio,
Emporium. Poemetto di civile indignazione, Roma, EdiLet, 2008
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