mercoledì 27 gennaio 2016

Sulla NON memoria

Forse il modo migliore per celebrare il giorno della Memoria è guardare in faccia la realtà, ciò che accade attorno a noi.
Perché se ancora discriminiamo, isoliamo, non accogliamo, disprezziamo il diverso e lo straniero, se ci sono ancora bambini e uomini che muoiono scappando da guerre e stermini, se ancora pensiamo che ci siano persone che non hanno dignità e uguali diritti e se legittimiamo tutto questo in nome di una qualsivoglia ideologia, allora abbiamo davvero dimenticato.
Le Cri - Extermination de femmes et d'enfants innocents
The Cry – Extermination Of Innocent Women And Children - David Olère

Prima vennero i disabili, gli omosessuali, poi fu la volta di chi la pensava diversamente, di chi credeva in un altro dio. 
Vennero portati nei campi di sterminio e RIDOTTI IN CENERE.

Francesco Guccini, La Canzone del Bambino nel Vento

Son morto con altri cento,
son morto che ero bambino,
passato per il camino
e adesso sono nel vento
e adesso sono nel vento


Ad Auschwitz c'era la neve,
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso sono nel vento,
e adesso sono nel vento

Ad Auschwitz tante persone,
ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento,
a sorridere qui nel vento...

Io chiedo come può l'uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento,
in polvere qui nel vento

Ancora tuona il cannone
ancora non è contenta
di sangue la bestia umana
e ancora ci porta il vento
e ancora ci porta il vento

Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà
e il vento si poserà

Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà
e il vento si poserà
e il vento si poserà...

Nessun commento:

Posta un commento